Le attività industriali aumentano l'inquinamento atmosferico
Il peso dell'industria sul cambiamento climatico.
L'economia circolare consentirà il riciclo dei materiali

Il progresso economico e sociale di paesi come la Cina, l'India e tutti quei paesi dell'Asia meridionale, è di molto superiore a quello che si pensava potessero arrivare anni fa.
Il loro progresso industriale e anche infrastrutturale è divenuto nel tempo un progresso che avrà, come conseguenze sull'ambiente, l'aumento dei consumi su quasi tutti i settori produttivi, principalmente su quelli industriali e quelli riferiti alle infrastrutture abitative.
Le stime dell'evoluzione sociale
Molte società che si occupano di studi nel settore economico e industriale di questi paesi, hanno concordato che, entro la metà del secolo in corso, ci sarà un aumento vertiginoso dei mezzi di locomozione in circolazione.
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Questo aumento sarà principalmente dovuto ad un evoluzione delle classi sociali meno abbienti, residenti per lo più nei paesi in via di sviluppo, in classi sociali medie che avranno le possibilità economiche per l'acquisto e l'utilizzo di veicoli.
Miliardi di nuovi veicoli a motore in circolazione
Gli esperti prevedono una stima di oltre un miliardo di nuovi veicoli che ci ritroveremo in più sulle nostre arterie, che si aggiungeranno agli oltre 3 miliardi di veicoli già in circolazione che dovranno essere sostituiti da quelli meno inquinanti entro il 2050.
Avremo cosi quasi un totale di oltre 4,5 miliardi di veicoli a motore che spingeranno le nazioni di tutto il mondo ad un serio programma di ricerca e sviluppo sull'efficienza energetica.
Transizione dalle fonti fossili a quelle rinnovabili
La transizione energetica dovrà concretizzarsi nei prossimi 30 anni, consentendo un cambio di passo graduale e alla portata di tutti i paesi, soprattutto quelli ancora in via di sviluppo.
Nel contempo si dovrà riconsiderare l'intera filiera produttiva dei beni di consumo, ridisegnando tutto il sistema economico a vantaggio dei famosi cicli circolari che prevedono una drastica diminuzione nell'utilizzo delle materie prime e un minor scarto dei beni prodotti arrivati a fine vita.
L'evoluzione de questi programmi sull'economia circolare porteranno lentamente alla diminuzione di tante attività produttive e al conseguente aumento di quelle dedicate alla manutenzione e al riciclo dei beni di consumo.
Il cambiamento ci consentirà di avere prodotti più puliti per l'ambiente e combattere i cambiamenti climatici sempre più evidenti nel tempo, risparmiare risorse naturali e sfruttare meglio le nostre conoscenze tecnologiche.