I cambiamenti climatici causati dall'industrializzazione

L'industria favorisce i cambiamenti climatici

Industria e cambiamenti climatici sono strettamente collegati

La produzione industriale causa cambiamenti climatici Foto di Kateryna Babaieva da Pexels

L'industria moderna ha permesso l'evoluzione economica e tecnologica dell'umanità, cambiando radicalmente le tecniche agricole, artigianali e commerciali con le quali l'uomo aveva vissuto per tutto il periodo Medioevale fino alla fine dell'800.

Il processo industriale

Fra il XVIII e il XIX Secolo i paesi piu avanzati economicamente, e con un maggior sviluppo demografico, ebbero la possibilità per primi ,di allinearsi a quella che si è rivelata poi come una Rivoluzione Industriale globale.
I grandi benefici economici portati dall'idustrializzazione di paesi dell'Europa Nord-Occidentale come la Francia, la Germania e L'Olanda, paesi come il Giappone, L'Inghilterra e gli Stati Uniti, furono accompagnati, nei decenni successivi, ad un altrettanto sviluppo degli elementi inquinanti nell'aria.

Con la crescita esponenziale dei centri industriali, si verificò un vero e proprio esodo di contadini verso le città per lavorare nelle fabbriche. Questo fenomeno sociale, accompagnato da un forte inquinamento ambientale, stravolse completamente l'equilibrio naturale dei territori ormai convertiti all'industrializzazione di massa.

Il processo industriale in atto, aumentò l'inquinamento dell'aria, dei corsi d'aqua e dei terreni sempre meno coltivati per mancanza di manodopera. I cambiamenti climatici ebbero così una forte avanzata nelle città maggiormente popolose e ormai in via di completa conversione all'industria.

Trasformazione del territorio

L'avvento dell'era industriale trasformò completamente i territori, una volta adibiti alle attività agricole , al commercio e all'artigianato, in quartieri popolati da operai (ex contadini, agricoltori, allevatori etc.) occupati nelle fabbriche con mansioni ripetitive, come l'azionamento di macchinari e l'utilizzo di prodotti nocivi per la salute.

Queste trasformazioni degli ambienti spaziarono dalle bonifiche dei terreni per la creazione di nuovi spazi adibiti alle construzioni di fabbriche, a disboscamenti e deforestazioni di interi territori naturali per permettere l'avanzare del progresso tecnologico e delle attività industriali.

La progressiva conversione degli habitat naturali sviluppati con un certo clima, in centri urbani industriali, portò ad una quasi totale scomparsa di molte specie animali che fino a quel momento vissero in concerto con la natura presente nel territorio.

L'inquinamento industriale

Il grande impatto ambientale, che si verificò in concomitanza con lo sviluppo industriale, fu chiaramente visibile a tutti. Ci fu infatti un forte inquinamento atmosferico dovuto agli scarichi aerobici prodotti dai camini delle fabbriche, un progressivo e violento degrado della qualità delle acque fluviali, tempestate dagli scarichi tossici che le fabbriche riversavano quotidianamente.

La contaminazione dei fiumi dai rifiuti industriali, attraverso gli scarichi fognari, fu un grande colpo al sistema ambientale, fino ad allora rimasto in equilibrio con le attività agricole umane.
L'inquinamento dell'aria dovuto principalmente al massiccio utilizzo dei combustibili fossili, portò in poco tempo ad un netto incremento delle malattie polmonari ed altri gravi problemi di salute causati dall'inquinamento dell'aria, generando molte vittime soprattutto fra gli operai (continuamente sottoposti agli agenti inquinanti senza alcun tipo di protezione).

L'ecologia industriale

L'industria ha consentito per anni l'evoluzione della vita degli uomini, nel lavoro e nel progresso tecnologico. L'evoluzione industriale ha permesso di assicurare lavoro a milioni di persone, assicurando benessere e sviluppo economico-sociale.
Tuttavia, come in molte altre cose nella vita, anche questo ha un prezzo. L'ambiente e le sue vulnerabilità alle alterazioni climatiche scatenate dalle sostanze inquinanti prodotte dall'attività industriale.

L'ecologia industriale è un punto di incontro dove le necessità dei processi industriali, necessari alla trasformazione delle materie prime naturali per la produzione di beni e servizi, possono essere mantenuti rispettando le regole termodinamiche nel rispetto dell'ambiente.

Oggi, con le tecnologie a nostra disposizione, è possibile avere le stesse procedure industriali e gli stessi prodotti ottenuti, attraverso un utilizzo più attento delle risorse primarie naturali che vogliamo sfruttare.
Un attento, quanto meticoloso, processo di smaltimento e compostaggio degli scarti industriali, una corretta rigenerazione di tutte quelle materie riciclabili che consentono di riutilizzare sempre di più gli stessi materiali, consentendo un notevole risparmio economico.

Lo studio dei cicli produttivi integrati e puliti va incontro a tali esigenze, accompagnato da un sempre più ampio concetto di economia circolare che rappresenterà sempre più, nel prossimo futuro, l'evoluzione dei processi industriali e la vita economica di tutti noi.

Domande & Risposte sul cambiamento climatico
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