Agenda 2030 obiettivo 10

Agenda 2030 obiettivo 10 ridurre le disuguaglianze

Agenda 2030 - I 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile e cambiamenti climatici

Cambiamenti Climatici

L'Obiettivo 10 dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite mira a "Ridurre le disuguaglianze" all'interno dei paesi e tra di essi.
Questo obiettivo riconosce che per garantire uno sviluppo sostenibile e inclusivo, è fondamentale affrontare le disuguaglianze economiche, sociali e politiche che persistono a livello globale.

Principali cause delle disuguaglianze economiche e sociali

Le principali cause delle disuguaglianze economiche e sociali comprendono l'inegualità nella distribuzione della ricchezza e del reddito, l'accesso diseguale all'istruzione, la discriminazione sistemica, la disuguaglianza nell'accesso alle opportunità e la concentrazione del potere economico e politico.

Inegualità nella distribuzione della ricchezza e del reddito
I sistemi economici e fiscali tendono a favorire l'accumulazione di ricchezza da parte di alcuni, mentre altri rimangono in povertà.
Questo porta a grandi disparità nella società.

Accesso diseguale all'istruzione
L'istruzione è il fattore chiave per migliorare le prospettive economiche e sociali.
Se l'accesso all'istruzione di alta qualità è disponibile solo per i ricchi, questo rinforza le disuguaglianze intergenerazionali.

Discriminazione sistemica
Le minoranze etniche, le donne, le persone con disabilità e altri gruppi subiscono spesso discriminazione nell'ambito dell'istruzione, dell'occupazione e in altri ambiti.
Questo limita le loro opportunità economiche e sociali.

Ruolo del governo
Le politiche del governo possono sia ridurre che aumentare le disuguaglianze.
I sistemi di welfare generoso, gli investimenti nell'istruzione e le tasse progressive tendono a ridurre le disuguaglianze, mentre la deregulation, la riduzione della spesa sociale e le tasse regressive hanno l'effetto opposto.

Disuguaglianza nell'accesso alle opportunità
Alcuni individui hanno accesso a una migliore assistenza sanitaria, istruzione, connessioni sociali e opportunità di lavoro solo a causa della famiglia in cui sono nati.
Questo perpetua il ciclo della disuguaglianza tra le generazioni.

Concentrazione del potere economico e politico
Quando una piccola élite controlla la maggior parte della ricchezza, del reddito e del potere decisionale politico della società, è probabile che le politiche e le istituzioni favoriscano i loro interessi.
Questo approccio tende ad aumentare la disuguaglianza complessiva.

Le politiche fiscali e di protezione sociale che possono ridurre la disuguaglianza

Alcune politiche che possono aiutare a ridurre la disuguaglianza includono le tasse progressive sul reddito e sul patrimonio, i trasferimenti di denaro condizionati, maggiori investimenti nell'istruzione e nella formazione, dei programmi di protezione sociale generosi, salari minimi e protezione del lavoro più elevati, una maggiore enfasi sulla parità di accesso alle opportunità e la regolamentazione democratica dell'economia.

Tasse progressive sul reddito e sul patrimonio
Tassando i redditi e le ricchezze più alte a un tasso più elevato, si può generare gettito per finanziare programmi che aiutano i meno abbienti o comunque le fascie più deboli economicamente.
Questo processo rende la distribuzione della ricchezza più equa e giusta, migliorando la concezione di stato e la progressivita della tassazione, ribadito anche nella Costituzione di alcuni paesi occidentali come l'Italia.

Trasferimenti di denaro condizionati
I programmi come il reddito minimo garantito o l'opzione di reddito di base universale possono aiutare le famiglie ceh vivono grazie ad un basso reddito economico.
I trasferimenti sono più efficaci se condizionati, ad esempio, alla frequenza scolastica dei bambini.

Maggiori investimenti nell'istruzione e nella formazione
L'istruzione gratuita o a basso costo, inclusa l'istruzione prescolare e superiore, può migliorare la mobilità sociale e le prospettive di guadagno soprattutto per le fascie più deboli economicamente.
Avviare procedure di investimento nell'istruzione a livello nazionale può contrastare l'abbandono scolastico e aumentare la competizione professionale grazie ad una cultura più solida e raffinata.

Programmi di protezione sociale generosi
I programmi come l'indennità di disoccupazione, le pensioni, l'assistenza sanitaria universale e sussidi per l'alloggio possono aiutare le persone in difficoltà economica.

Salari minimi e protezione del lavoro più elevati
I salari minimi più alti, le politiche di parità retributiva, associate a maggiori benefit come i congedi retribuiti e una migliore protezione del lavoro, possono aumentare il proprio reddito e la sicurezza economica dei lavoratori a basso salario.

Maggiore enfasi sulla parità di accesso alle opportunità
Le politiche come quote obbligatorie, azioni positive, l'accesso garantito all'istruzione prescolare e la sanità possono promuovere una maggiore parità di opportunità indipendentemente dal background di una persona.

Regolamentazione democratica dell'economia
Le regole che limitano il potere dei grandi attori economici e finanziari, come le grandi banche o le società tecnologiche, possono prevenire la concentrazione eccessiva di ricchezza e garantire che l'economia funzioni per il benessere di tutti.

Le organizzazioni internazionali e il settore privato per contribuire a ridurre le disuguaglianze

Le organizzazioni internazionali e il settore privato possono contribuire a ridurre le disuguaglianze in diversi modi.
La promozione delle politiche e degli standard globali, il finanziamento dello sviluppo generale e della lotta alla povertà, la promozione di pratiche commerciali più etiche, gli investimenti nel capitale umano e l'nnovazione per il sociale cosi come le responsabilità e la trasparenza delle delle imprese e dei vari governi.

Promozione di politiche e standard globali
Organizzazioni come l'ONU e l'Organizzazione Internazionale del Lavoro possono stabilire standard e obiettivi per affrontare le disuguaglianze che i paesi possono adottare, come gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Possono anche redigere convenzioni e trattati legalmente vincolanti.

Finanziamento dello sviluppo e della lotta alla povertà
Organizzazioni come la Banca Mondiale possono fornire prestiti e donazioni per finanziare programmi educativi, sanitari e di sicurezza sociale nei paesi in via di sviluppo.
Il settore privato può anche donare a organizzazioni di beneficenza e ONG che lavorano per ridurre la povertà.

Promozione di pratiche commerciali etiche
Il settore privato può adottare codici di condotta che vietano lo sfruttamento e la discriminazione, pagare salari dignitosi e fornire condizioni di lavoro sicure e sane.
Possono anche sostenere la diversità e l'inclusione promuovendo donne e minoranze in posizioni di leadership.

Investimenti in capitale umano
Il settore privato può collaborare con i governi per migliorare i sistemi educativi e di formazione.
Esempi sono borse di studio, programmi di apprendistato, investimenti nella formazione dei docenti e partenariati tra scuole e aziende.

Innovazione per il sociale
Il settore tecnologico può sviluppare soluzioni innovative per migliorare l'accesso all'educazione, all'assistenza sanitaria, ai servizi finanziari e ad altre opportunità fondamentali per i gruppi svantaggiati.
Ad esempio, piattaforme di e-learning e applicazioni sanitarie per telefoni cellulari a basso costo.

Responsabilità e trasparenza
Le organizzazioni possono monitorare e segnalare le disuguaglianze e l'impatto delle politiche, promuovere la responsabilità delle imprese e dei governi, e sostenere la società civile e il giornalismo investigativo indipendente.
La trasparenza è essenziale per generare la volontà politica necessaria per ridurre le disuguaglianze.

Fatti e cifre sulla riduzione delle disuguaglianze

  1. Secondo il World Inequality Report, il 10% più ricco della popolazione mondiale detiene il 76% della ricchezza totale, mentre il 50% più povero detiene solo il 2%.
  2. Nel 2020, il 9,2% della popolazione mondiale viveva in estrema povertà, guadagnando meno di 1,90 dollari al giorno.
  3. Nei paesi in via di sviluppo, le industrie contribuiscono per il 35% del PIL, contro il 15-25% nei paesi sviluppati.
  4. Le donne guadagnano in media solo il 77% di quanto guadagnano gli uomini, e questa disparità salariale di genere è ancora più pronunciata nei paesi in via di sviluppo.
  5. Le persone con disabilità hanno il doppio delle probabilità di vivere in povertà rispetto a quelle senza disabilità.
  6. Le disuguaglianze di reddito tra i paesi sono aumentate dal 1980, con i paesi ricchi che continuano a crescere più velocemente di quelli poveri.

Traguardi raggiunti per la riduzione delle disuguaglianze

L'Obiettivo 10 prevede una serie di traguardi specifici per affrontare le disuguaglianze a livello globale:

  1. Entro il 2030, raggiungere e mantenere progressivamente la crescita dei redditi del 40% più povero della popolazione a un tasso superiore alla media nazionale.
  2. Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, indipendentemente dall'età, genere, disabilità, razza, etnia, origine, religione o condizione economica o altro.
  3. Garantire pari opportunità e ridurre le disparità di risultati, anche attraverso l'eliminazione di leggi, politiche e pratiche discriminatorie e la promozione di leggi, politiche e azioni appropriate.
  4. Adottare politiche fiscali, salariali e di protezione sociale per ridurre progressivamente la disuguaglianza.
  5. Migliorare la regolamentazione e il monitoraggio dei mercati finanziari globali e delle istituzioni e rafforzare l'attuazione di tali regolamentazioni.
  6. Garantire una maggiore rappresentanza e voce dei paesi in via di sviluppo nella definizione delle decisioni economiche e finanziarie globali.
  7. Agevolare l'immigrazione ordinata, sicura, regolare e responsabile e la mobilità delle persone, incluso attraverso l'attuazione di politiche di immigrazione pianificate e ben gestite.
  8. Attuare il principio del trattamento speciale e differenziato per i paesi in via di sviluppo, in particolare i paesi meno sviluppati, in conformità agli accordi dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC).
  9. Incoraggiare l'assistenza ufficiale allo sviluppo e gli investimenti finanziari diretti esteri nei paesi in cui la necessità è maggiore.
  10. Entro il 2030, ridurre al minimo i costi di transazione delle rimesse dei migranti al 3% e eliminare i corridoi di trasferimento dei fondi con costi superiori al 5%.

L'obiettivo di ridurre le disuguaglianze richiede l'impegno congiunto di governi, organizzazioni internazionali, settore privato e società civile per affrontare le cause profonde delle disparità e promuovere un futuro sostenibile e inclusivo per tutti.

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