• Effetti Stocastici su cellule somatiche

    Tali effetti possono condurre l'individuo esposto a sviluppare tumori anche gravi in relazione alla gravità dell'esposizione ionizzante.
  • Allevamento e spillover virali

    Spesso troviamo anche allevamenti che sono collocati in aree non protette e questo fenomeno sottopone le specie allevate a contatto con altre specie selvatiche, favorendo gli "spillover" dei virus.
  • Tipologie di Biodiversità

    Tuttavia possiamo trovare sulla Terra più tipologie di Biodiversità, come quela acquatica o marina (che racchiude tutte le varie specie di pesci, piante, coralli, molluschi etc.) e la biodiversità terrestre che comprende le specie animali e vegetali (bipedi, quadrupedi, volatili etc.).
  • Biodegradabilità: il processo biologico

    La biodegradabilità è un processo biologico finalizzato alla totale trasformazione delle sostanze organiche in molecole base come l'anidrite carbonica, il metano e l'acqua.

Perchè piante e alberi sono verdi? (Varie)

Perchè piante e alberi sono verdi?

Frequently Asked Questions - Varie

Categoria: Varie | Giovedi 8 Luglio 2021 - 15:54:24

Perchè le piante sono verdi cosi come sono verdi le foglie degli alberi?
Il motivo dell'esistenza del colore verde e dovuto alla presenza di una speciale sostanza chiamata clorofilla

Che cosa è la clorofilla?


La clorofilla è un pigmento presente in tutte le piante ed è fondamentale per il loro sviluppo e sopravvivenza.

La clorofilla si trova nei grani dei cloroplasti (un tipo di organulo presente nelle cellule di piante e alghe eucariotiche) delle cellule vegetali, o anche negli organismi procarioti (dominio tassonomico per la suddivisione di una classe di organismi viventi) che realizzano la fotosintesi clorofilliana.

Attraverso la clorofilla le piante hanno la particolarità di riuscire ad assorbire dai raggi solari tutti i colori che sono contenuti nella luce del Sole, tranne il colore verde.
A differenza dell'intero spettro di colori esistente in natura, il colore verde non viene assorbito ma riflesso e questo da ai nostri occhi la possibilità di vederlo.

Ma le piante non sono sempre e solo verdi.
In alcuni periodi dell'anno, come in autunno, le foglie assumono variazioni di colore che vanno dal verde-giallo al giallo-rosso, rosso scuro-marrone, fino al marrone scuro.
Il cambio dei colori è dovuto alla presenza della luce solare e alla differenza della sua intensità durante il giorno.

Le cellule della pianta producono la clorofilla solo se è esposta alla luce solare.

In infatti se si lasciasse una pianta nell'oscurità o comunque in una zona con poca luce, dopo alcuni giorni si noterebbe l'"ingiallimento" delle foglie con conseguente rischio di morte della pianta qualora resti ancora in assenza di luce.

Chi ha scoperto la clorofilla?


Il pigmento della clorofilla fu scoperto nei primi anni del 1800 da due studiosi dell'epoca, un chimico francese di nome Joseph Bienaimé Caventou e Pierre Joseph Pelletier.

Joseph Caventou fu un professore di chimica che insegnò alla École de Pharmacie di Parigi.
Nella sua vita professionale è un vero e proprio pioniere nello studio di molti princìpi attivi presenti nelle piante e in altri importanti studi fatti sugli alcaloidi presenti nei vegetali.

Collaborò attivamente con Pierre Joseph Pelletier, con il quale fece molti studi ed esperimenti all'interno di un laboratorio che era situato dietro una farmacia a Parigi.
Durante la metà del secolo, Pierre Joseph Pelletier fu anche membro dell'Accademia delle scienze francese e, insieme all'atro studioso, isolarono il principio attivo di due alcaloidi, il chinino e la stricnina.

Che cosa è la fotosintesi clorofilliana?


La fotosintesi clorofilliana è un processo chimico che si realizza attraverso l'iterazione della luce solare, la presenza di acqua e quella del diossido di carbonio (anidride carbonica).

Questi tre importanti fattori consentono alle piante per la produzione di glucosio (conosciuto comunemente come zucchero), indispensabile per la sopravvivenza delle piante stesse.

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