• Il cadmio

    Il cadmio è un metallo pesante che può essere trovato anche nel cibo, può compartecipare all'attivazione di alcuni enzimi e inoltre può essere utilizzato come sostituto dello zinco che è solitamente presente all'interno della carbossipeptidasie.
  • Che cosa sono le radiazioni non ionizzanti?

    Le radiazioni non ionizzanti, a differenza delle precedenti, hanno un energia molto più bassa e questo non gli consente di alterare i legami degli atomi.
  • Alla fine del XVIII secolo non esistevano strumenti adeguati

    In quegli anni non si avevano ancora gli strumenti adeguati per poter misurare correttamente le capacità di assorbimento della CO2 nelle acque oceaniche e quindi non si poteva correttamente stabilire il livello di dispersione dell'anidrite carbonica negli oceani.
  • Agricoltura biologica e coltivazioni cicliche

    Nell'agricoltura biologica le coltivazioni vengono fatte ruotare in modo ciclico, questo sistema permette un utilizzo più efficiente dei terreni e quindi delle loro risorse.

Gli allevamenti possono causare nuove pandemie? (Allevamento)

Gli allevamenti possono causare nuove pandemie?

Frequently Asked Questions - Allevamento

Categoria: Allevamento | Mercoledi 5 Gennaio 2022 - 16:29:20

Da un nuovo ed inquietante rapporto l'allevamento intensivo potrebbe scatenare la prossima pandemia o contribuire all'espansione di quelle già esistenti.

Esistono collegamenti fra gli allevamenti intensivi e le pandemie?


Da quando gli antichi popoli finirono di vivere da nomadi e divenire popolazioni stanziali, l'allevamento fu, insieme all'agricoltura, una delle principali forme di sostentamento per gli esseri umani.

Nei millenni che si susseguirono l'allevamento subì una sempre maggiore "industrializzazione" che ha portato ad avere oggi uno aumento vertiginoso del numero di animali presenti sul pianeta.

Allevamenti intensivi e pandemia


Come già successo per epidemie come quella causata dall'Escherichia coli, cosi come quella prodotta dalla Salmonella, dal Campylobacter e infine l’influenza Aviaria e quella suina (A/H1N1).

Queste forme epidemiche sono favorite dall'eccessivo sfruttamento degli allevamenti intensivi e dai luoghi dove gli animali vengono tenuti a stretto contatto, come capannoni, recinti e cortili.

Gli allevamenti intensivi hanno impatti pesanti negativi sull'ambiente e costringendo grandi quantità di bestiame a vivere in spazi molto ristretti, spesso al limite della sopravvivenza.

Queste pratiche negative favoriscono la diffusione di zoonosi che possono essere potenzialmente pericolose.

Allevamento e spillover virali


Spesso troviamo anche allevamenti che sono collocati in aree non protette e questo fenomeno sottopone le specie allevate a contatto con altre specie selvatiche, favorendo gli "spillover" dei virus.

Lo spillover di un virus è chiamato anche "salto di specie" e si verifica quando una popolazione "serbatoio" ad alta prevalenza di patogeni entra in contatto con una nuova popolazione "ospite" di una specie differente.

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