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PFAS, come difendersi e come eliminarli dal nostro corpo

PFAS: Cosa sono, composizione chimica, dove si trovano, impatto sulla salute.

Zone rosse PFAS, chi produce i PFAS in Italia e chi ha scoperto l'inquinamento da PFAS

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Categoria: Disastri ambientali | Sabato 13 Aprile 2024 - 16:01:05

I PFAS (Per- e polifluoroalchil sostanze) sono una classe di sostanze chimiche sintetiche che hanno suscitato preoccupazione a livello globale per i loro potenziali effetti sulla salute umana e sull'ambiente.

Cosa sono i PFAS?


I PFAS sono sostanze chimiche sintetiche ampiamente utilizzate in una varietà di prodotti industriali e di consumo a causa delle loro proprietà idrofobiche e di resistenza al calore.

Verrà analizzata in dettaglio la loro composizione chimica, i prodotti che li contengono e l'impatto sulla salute dell'uomo.
Le zone rosse PFAS e inquinamento da PFAS, come difendersi dai PFAS, come eliminarli dal corpo e quali sono le zone rosse PFAS più rilevanti in Italia.

Inoltre verranno riportate le maggiori industrie manifatturiere e chimiche che producono i PFAS in Italia e chi ha scoperto l'inquinamento da PFAS.

Composizione chimica dei PFAS


I PFAS sono composti organici che contengono atomi di carbonio e fluoro legati insieme in una catena molecolare.
La caratteristica principale di questa classe di sostanze chimiche è la presenza di gruppi di carbonio-fluoro (C-F) altamente stabili, che conferiscono loro una resistenza alla degradazione ambientale e una notevole persistenza nell'ambiente.

I PFAS sono divisi in due categorie principali:

  1. Perfluoroalchil sostanze (PFOS)
    Questo gruppo di PFAS è caratterizzato da una catena carboniosa completamente fluorurata.
    Il perfluorottanosolfonato (PFOS) è uno dei PFAS più noti ed è stato utilizzato in una vasta gamma di applicazioni industriali, come agenti antiaderenti, repellenti per liquidi e schiumogeni per estintori.

  2. Polifluoroalchil sostanze (PFOA)
    Questo gruppo di PFAS contiene una catena carboniosa parzialmente fluorurata, con almeno un atomo di idrogeno presente nella catena.
    L'acido perfluorottanoico (PFOA) è un esempio di PFAS appartenente a questa categoria ed è stato utilizzato nella produzione di prodotti chimici specializzati, come rivestimenti protettivi e additivi per la fabbricazione di tessuti.

Prodotti che contengono PFAS


I PFAS sono stati ampiamente utilizzati in una vasta gamma di prodotti industriali e di consumo.
Alcuni esempi di prodotti che potrebbero contenere PFAS includono:

  • Rivestimenti resistenti all'olio e all'acqua
    I PFAS sono stati utilizzati nella produzione di rivestimenti per pentole e padelle antiaderenti, carta da forno, imballaggi alimentari e tessuti impermeabili.

  • Schiumogeni per estintori
    I PFAS sono stati utilizzati nella produzione di schiumogeni per estintori a causa della loro resistenza al fuoco e proprietà antiaderenti.

  • Pridotti tessili
    I PFAS sono stati utilizzati come trattamenti antimacchia e idrorepellenti per tessuti, come abbigliamento outdoor, tappeti e mobili imbottiti.

  • Cura personale e cosmetici
    I PFAS possono essere presenti in alcuni prodotti per la cura personale, come shampoo, dentifrici, creme solari e trucco impermeabile.

  • Prodotti per la pulizia
    Alcuni detergenti per la pulizia domestica e industriale possono contenere PFAS come agenti antiaderenti e detergenti.

Impatto sulla salute


I PFAS sono stati oggetto di preoccupazione a causa dei loro potenziali effetti sulla salute umana.
Studi scientifici hanno suggerito una possibile associazione tra l'esposizione ai PFAS e varie condizioni di salute, tra cui:

  1. Effetti sul sistema endocrino
    Alcuni PFAS possono interferire con il sistema endocrino umano, influenzando la regolazione ormonale e potenzialmente causando disturbi ormonali.

  2. Problemi di sviluppo
    L'esposizione ai PFAS durante la gravidanza può essere associata a un rischio aumentato di complicanze durante la gestazione, tra cui basso peso alla nascita e ritardo dello sviluppo.

  3. Effetti sul sistema immunitario
    Alcuni studi suggeriscono che l'esposizione ai PFAS possa influenzare negativamente il sistema immunitario umano, compromettendo la risposta del corpo alle infezioni e alle malattie.

  4. Cancro
    Alcuni PFAS sono stati associati a un potenziale aumento del rischio di sviluppare determinati tipi di cancro, come il cancro del rene e del testicolo.

  5. Effetti sul fegato
    L'esposizione a lungo termine ai PFAS può danneggiare il fegato e influenzare la sua funzionalità.

Zone rosse PFAS: inquinamento da PFAS


Le cosiddette "zone rosse" PFAS sono aree geografiche in cui è stata rilevata un'elevata presenza di PFAS nell'ambiente, spesso a causa delle attività industriali o delle pratiche di smaltimento dei rifiuti.

Queste aree possono includere siti di produzione di PFAS, impianti di smaltimento dei rifiuti, basi militari e aree contaminate dalle attività di lotta antincendio che utilizzano schiumogeni contenenti PFAS.

L'inquinamento da PFAS è diventato un problema globale, con numerose comunità che lottano contro la contaminazione delle loro risorse idriche e del terreno.
Gli inquinanti PFAS possono infiltrarsi nel suolo e nell'acqua sotterranea, diffondendosi in aree più vaste e rappresentando una minaccia per l'approvvigionamento idrico e la salute umana.

Come difendersi dai PFAS?


Dato che i PFAS sono presenti in una vasta gamma di prodotti e possono contaminare l'ambiente, è importante prendere misure per difendersi da queste sostanze chimiche.

Scegliere prodotti senza PFAS significa optare per prodotti per la cura personale, prodotti per la pulizia e utensili da cucina che dichiarano di essere privi di PFAS.
E' importante evitare alimenti confezionati in materiali contenenti PFAS, quindi quegli alimenti confezionati in carta oleata, carta da forno o imballaggi che potrebbero contenere PFAS.

E' possibile filtrare l'acqua utilizzando sistemi di filtrazione dell'acqua che possono rimuovere i PFAS e assicurarsi che il sistema di filtrazione scelto sia in grado di trattare specificamente questi PFAS.

Inoltre è necessario evitare prodotti resistenti alle macchie e all'acqua, cioè ridurre l'uso di prodotti tessili e per la casa che sono stati trattati con rivestimenti resistenti alle macchie e all'acqua, poiché potrebbero contenere PFAS.

Infine promuovere pratiche di smaltimento sicure, seguire le istruzioni locali per lo smaltimento dei prodotti che potrebbero contenere PFAS, come pentole e padelle antiaderenti.

Eliminare i PFAS dal corpo


Sebbene i PFAS siano persistenti nell'ambiente, è possibile adottare alcune misure per contribuire a ridurre la loro presenza nel corpo.
Tuttavia, è importante sottolineare che il processo di eliminazione dei PFAS dal corpo può richiedere tempo e non esiste una soluzione rapida.

Si consiglia di mantenere una dieta sana, equilibrata e ricca di nutrienti che può aiutare a sostenere il sistema immunitario e la funzione del fegato, che sono importanti per l'eliminazione delle sostanze tossiche, compresi i PFAS.

Mantenere un peso corporeo sano, dato che i PFAS possono accumularsi nel tessuto adiposo e quindi mantenere un peso corporeo sano può contribuire a ridurre l'esposizione e favorire l'eliminazione dei PFAS.

Evitare l'alcol e il fumo che possono influire sulla funzione del fegato e rallentare il processo di eliminazione delle sostanze tossiche, compresi i PFAS.

Consultare un medico in caso di preoccupazione riguardo all'esposizione ai PFAS o per richiedere informazioni specifiche sulla tua situazione individuale, è sempre consigliabile consultare un medico o un esperto in materia di tossicologia.

Quali sono le zone rosse PFAS più rilevanti in Italia?


In Italia, ci sono diverse zone identificate come "zone rosse" a causa della presenza significativa di contaminazione da PFAS. Alcune delle zone più rilevanti includono:

  • Veneto
    La zona del Veneto è stata una delle prime regioni in Italia ad affrontare un'ampia contaminazione da PFAS.
    In particolare, le province di Vicenza, Verona e Padova sono state fortemente interessate.
    La contaminazione è stata associata alle attività industriali legate alla produzione di tessuti, prodotti chimici e materiali antincendio.

  • Lombardia
    Anche in Lombardia sono state identificate diverse zone con alta presenza di PFAS.
    La contaminazione è stata rilevata in diverse aree, tra cui la zona di Brescia, in cui sono localizzate diverse industrie chimiche e petrolchimiche.

  • Sardegna
    In Sardegna, sono state identificate alcune aree con contaminazione da PFAS.
    Queste aree sono state associate all'utilizzo di schiumogeni contenenti PFAS nelle attività di lotta antincendio negli aeroporti militari e civili.

  • Campania
    Nella regione Campania è stata riscontrata contaminazione da PFAS in alcune aree.
    La contaminazione da PFAS è stata legata a diverse attività industriali, tra cui l'industria chimica e petrolchimica presente nell'area di Napoli.

  • Sicilia
    Sono state segnalate alcune zone in Sicilia con presenza di PFAS.
    Ad esempio la presenza di PFAS è stata segnalata in alcune aree industriali e nelle vicinanze di aeroporti militari.

È importante sottolineare che l'identificazione e la mappatura delle zone rosse PFAS in Italia è un processo attualmente in corso e nuove aree possono emergere man mano che vengono effettuati ulteriori studi e monitoraggi.

Le autorità locali, insieme alle agenzie ambientali nazionali, stanno lavorando per mitigare l'inquinamento e proteggere la salute pubblica in queste aree dagli inquinanti da PFAS.

Chi ha scoperto l'inquinamento da PFAS?


L'inquinamento da PFAS è stato scoperto negli anni '90 da diversi ricercatori e organizzazioni in tutto il mondo.
Il riconoscimento del problema e la consapevolezza dell'ampia diffusione di queste sostanze in varie aree sono aumentati nel corso degli anni.

Un importante contributo nella scoperta e nella comprensione degli effetti nocivi dei PFAS è stato dato dallo studio condotto da DuPont, una grande azienda chimica statunitense.
Nel 2000, un avvocato ambientalista di nome Rob Bilott ha presentato una causa legale contro DuPont per conto di un gruppo di agricoltori nella regione di Parkersburg, West Virginia, negli Stati Uniti.
La causa affermava che l'azienda aveva deliberatamente nascosto informazioni sulla contaminazione da PFAS causata dalla sua fabbrica di Teflon.

L'indagine successiva ha portato alla luce una vasta documentazione che dimostrava che DuPont era a conoscenza dei rischi per la salute associati ai PFAS sin dagli anni '60.
Questa scoperta ha attirato l'attenzione internazionale sul problema dell'inquinamento da PFAS e ha portato a ulteriori ricerche e indagini in tutto il mondo.

Oltre a DuPont, molti altri ricercatori e istituti di ricerca hanno contribuito a identificare l'inquinamento da PFAS in diverse aree geografiche.
Gli studi scientifici condotti da esperti nel campo dell'ambiente, della chimica e della tossicologia hanno svolto un ruolo cruciale nel comprendere gli effetti nocivi di queste sostanze e nel monitorare la loro presenza nell'ambiente e negli organismi viventi.

Chi produce i PFAS in Italia?


In Italia, i PFAS sono stati prodotti da diverse industrie manifatturiere e chimiche nel corso degli anni.
Alcune delle principali aziende coinvolte nella produzione di PFAS in Italia includono:

  1. 3M
    3M è un'azienda multinazionale con una presenza significativa in Italia.
    Ha prodotto PFAS per diversi utilizzi, tra cui rivestimenti protettivi per tessuti, prodotti antincendio e materiali impermeabili.

  2. DuPont
    La DuPont è un'altra importante azienda chimica che ha avuto un ruolo importante nella produzione di PFAS sul nostro territorio nazionale.
    È stata coinvolta nella produzione di PFAS per applicazioni come rivestimenti antiaderenti, materiali impermeabili e prodotti chimici specializzati.

  3. Solvay
    Solvay è un'altra grande azienda chimica belga che ha diverse fabbriche in Italia.
    Ha prodotto PFAS per una varietà di applicazioni industriali, tra cui prodotti chimici specializzati, abrasivi e prodotti per l'industria tessile.

  4. Chemours
    La Chemours è una società nata come divisione di DuPont ed è specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti chimici.
    Ha ereditato l'attività di produzione di PFAS da DuPont e ha continuato a produrre PFAS, sviluppando alternative più sicure.

Negli ultimi anni c'è stata una maggiore consapevolezza sui rischi e sugli effetti nocivi dei PFAS, e molte aziende stanno adottando misure per ridurre o eliminare l'uso di queste sostanze.
Le normative e le restrizioni sull'uso dei PFAS stanno diventando sempre più rigorose a livello nazionale e internazionale per proteggere la salute umana e l'ambiente.

Domande & Risposte sul cambiamento climatico
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